Per raggiungere obiettivi importanti, come l'inserimento a scuola e nel sociale dei ragazza affetti da autismo, possiamo supponere che l'associazione si sia dovuta muovere su diversi piani? "Sì", conferma la direttrice, "abbiamo dovuto sviluppare diversi percorsi, destinati a ragazzi con diverse caratteristiche, poiché l'autismo è una sindrome non ancora ben conosciuta, che si manifesta in modi differenti e che necessita di interventi specifici, studiati sul singolo. Il primo percorso dell'azione del centro e costituito da quelli che noi chiamiamo 'moduli di base', ovvero degli itinerari formativi per i bambini, per le loro famiglie e per gli insegnanti, insieme agli educatori ed agli operatori sociali che seguono i ragazzi. Con questo sistema avviciniamo il bambino alle modalità di lavoro che gli consentono di gestire i quattro punti problematici che costituiscono le questioni grosse dell'autismo: le difficoltà di interazione sociale, le difficoltà di comunicazione, le difficoltà di gestione del tempo e dello spazio, a cui si aggiunge un problema di sensorialità."


     Infatti, ci spiega Maria Carla Marchesi, il modo con cui le persone affette da autismo percepiscono attraverso i sensi è molto diverso dal nostro: o sono iper - sensoriali ed enfatizzano al massimo ogni percezione o fanno il contrario. La conseguenza principale di tale situazione è che in presenza della luce, del rumore, di spazi affollati, i ragazzi autistici hanno reazioni di disagio, se non addirittura di panico. Le
trenta ore previste dai moduli di base vogliono aiutarli a gestire meglio la loro condizione: oltre ai problemi di sensibilità, anche le difficoltà di comunicazione, le quali vengono affrontate con il ricorso al visivo partendo dagli oggetti fino ad arrivare ad immagini e fotografie. Queste ultime sono utili anche per risolvere i problemi legati al tempo, ci spiega, poiché inserendo nel programma giornaliero le foto dell'attività, si aiutano i ragazzi ad avere dei punti di riferimento. Quando i ragazzi riescono ad orientarsi e a superare i problemi di comunicazione, capendo le richieste e facendo comprendere le proprie, i comportamenti problematici, quali l'autolesionismo o l'aggressione esterna, diminuiscono, portando maggior serenità. "Tutto il contesto si rilassa" specifica Marchesi, "ed è possibile uscire, andare ad una festa o in pizzeria, azioni prima impossibili". Dopo i primi miglioramenti, Spazio Autismo aiuta le famiglie ad organizzarsi a casa e gli insegnanti a scuola, predisponendo nella struttura scolastica i
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