IL RITO SEGRETO: Misteri in Grecia e a Roma
                                              di Gaia Blandano

     Termina l'8 Gennaio 2006 la splendida mostra che ha trovato ospitalità presso l'Anfiteatro Flavio in Roma e che porta il titolo "IL RITO SEGRETO. Misteri in Grecia e a Roma". Le settanta opere esposte ci offrono nel cripticismo del loro linguaggio, una visione alquanto suggestiva di quelli che erano i culti segreti, notturni, ai quali si partecipava solo se prescelti per l'iniziazione, un'esperienza di tale impatto emotivo da rendere impossibile la resa in parole. È di fronte a questa empasse verbale, che l'arte ci viene in aiuto, materializzando una possibile chiave di lettura, una sorta di spiraglio di luce nella comprensione del myein greco, il mistero percepito alla luce del misticismo, dotato di una paradossale "sacralità pagana", alternativa valida ai culti ufficiali, fonte di risposte più piacevoli ai sensi, dispensatore di felicità materiale in questa vita e visioni più rassicuranti nella prossima. Una mostra questa che non si limita a riportare pedissequamente ciò che l'occhio osserva attraverso la pura applicazione della facoltà visiva, ma cerca di esprimere al meglio una conoscenza ed una consapevolezza che supera l'immediata e superficiale banalità del semplice "vedere". Accanto ad ogni divinità presentata, abbiamo una serie di opere d'artigianato: dalle sculture in grande stile alle terrecotte votive, dai Pinakes di Locri, quadretti votivi, alle ceramiche attiche.
     Il grande amico e compagno dell'intero percorso è lui, il silenzio. La mostra è stata allestita nell'ambulacro più interno del secondo ordine dell'anfiteatro, le opere vengono presentate protette da elementi di chiusura che creano il "buio sonoro". Tutto questo è necessario per permettere al visitatore di cogliere la misteriosità, di farsi suggestionare dalla palpabilità del segreto, in una condizione di protezione da rumore e luce; il mistero chiude la bocca e la chiude anche a noi, diventando un "indicibile" che si mostra solamente, ma non può essere raccontato. Dai riti orfici ai culti dionisiaci, dai misteri eleusini alle pratiche oracolari, tutto questo è esposto all'insegna del misticismo iniziatico, del segreto che vincola fino alla morte, del sospetto, del rischio ed è rappresentazione di un essere umano divorato dalla sete di risposte sul significato della propria esistenza, risposte che, dato il proliferare di questi affascinanti culti definiti pagani, la religione ufficiale e di stato non era in grado di fornire o non l'ha fatto in maniera sufficiente.
     Demetra, Dionisio, Persefone, Iside, Mitra, solo per citare una minima parte delle divinità presenti, si trovano dunque in una parte protetta del Colosseo e

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