Oggi invece, chi "c'è c'è", a tavola. Sopratutto, non sempre tutti mangiano. Le mamme sono sempre più stressate dal lavoro e dalla fretta, fare la spesa è fonte di ansia, sono a dieta e cucinano di malavoglia giusto perché devono nutrire marito e bambini. Il momento del pranzo è quindi impoverito, ridotto a semplice pausa in cui si siede brevemente per ingurgitare quel qualcosa che ci consente di rimanere in vita. A complicare il tutto, ci si è messa anche la moda del piatto unico, così si fa prima. È sparita l'attesa fra un bel primo fumante e un buon secondo e con essa sono sparite anche le chiacchiere e l'allegria dell'attesa. Il piatto rappresenta una maxi-abbuffata senza tempi morti, così "si finisce prima". Abbiamo perso anche la magia creata da una tavola apparecchiata con il servizio di porcellana "della domenica", il bicchiere di cristallo del "servizio buono della mamma", la tovaglia ricamata che "guai a macchiarla". Oggi preferiamo servizi anonimi da infilare nella lavastoviglie o, alla peggio, brutti piatti di plastica usa e getta. Usare le posate come si deve, presuppone genitori pazienti che ti abbiano insegnato a farlo, molto più pratico mangiare tutto con un unica posata e via.
     Che dire poi dei single? Avete mai notato com'è la loro tavola? Da una recente statistica, è emerso che sono proprio loro che trascurano di più il momento dell'alimentazione. Mangiano in maniera disordinata, non si curano affatto della qualità del cibo che ingurgitano e spesso, non si siedono neppure a tavola, ma pranzano davanti ad un televisore. Forse, evitano questo momento perché ricordano un momento di convivialità che certamente hanno vissuto, ma che non appartiene più al loro presente, quindi sfuggono il momento per poi ingozzarsi di cibo spazzatura nelle ore più impensabili.
     Siamo quindi tutti senza scampo, destinati a non ritrovarci più neanche a tavola o esiste un rimedio? Certo che no, possiamo recuperare queste buone abitudini, basta seguire alcuni semplici accorgimenti. Innanzitutto, impariamo a rispettare l'orario dei pasti, a sederci a tavola quando è il momento senza fare aspettare gli altri: oltretutto, è una forma di rispetto verso le altre persone presenti che ci aspettano per iniziare a mangiare. Apparecchiamo la tavola con cura, anche se dobbiamo mangiare una semplice pastasciutta e una bistecchina. Dimentichiamo in ufficio tensioni e rivalità e concentriamoci sulle persone presenti, sui loro pensieri e le loro esigenze, in fondo dovrebbero essere coloro che amiamo di più. Impariamo a spegnere televisione e cellulari e riscopriamo il piacere di raccontarsi, di confrontarci con i nostri cari, i loro problemi, i nostri figli, congratuliamoci con loro per i loro successi e partecipiamo ai loro problemi della scuola o del lavoro. Solo così ritroveremo il senso di appartenenza alla nostra famiglia e la nostra casa non sarà più soltanto una "house" (come dicono gli inglesi) ma sarà finalmente una bellissima "home" piena di amore.

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