Dal punto di vista filosofico, il sesto senso è una prerogativa umana che abbiamo fin dalla nascita, una sorta di dono magico e allo stesso tempo comune, posseduto da tutti. è quella vocina interiore che ci guida verso la scelta giusta, che ci aiuta a capire nel profondo le persone che abbiamo vicino, senza che intervenga la razionalità a condizionare le nostre scelte. Questa intuizione arriva all'improvviso, la sentiamo dentro di noi, nel profondo del nostro cuore e ci dice, per esempio, se l'uomo che abbiamo accanto è quello giusto per noi, se ci conviene accettare o no un lavoro nuovo, oppure se l'investimento che stiamo facendo darà buoni frutti. La scienza ha dimostrato concretamente che le donne sono biologicamente più dotate rispetto agli uomini per quanto riguarda questa parte del cervello e che i nostri ormoni la stimolano continuamente, ma tutto ciò non basta a spiegare cos'è quella vocina interiore che sentiamo dentro e che, soprattutto in campo affettivo, ci aiuta a compiere i passi giusti.
Nonostante i ricercatori medici si affannino a raccontarci nel dettaglio il funzionamento delle fibre nervose del nostro cervello, nella nostra cultura il sesto senso è sempre esistito ed ha sempre avuto un sapore un po' magico. Le persone che sembra ne possiedano il dono, sono sempre state considerate come estremamente sensibili ed intuitive, con occhi in grado di guardare al di là delle apparenze, con quel certo "nonsochè" insomma, utile a risolvere problemi irrisolvibili o a trarsi d'impaccio dalle situazioni più impreviste, cadendo, così come si dice in gergo popolare, "sempre in piedi". Gli scettici ovviamente ne hanno sempre negato l'evidenza, relegando il tutto a una sorta di credenza popolare.
Adesso che ne è stata provata scientificamente l'esistenza, il dibattito è aperto: è meglio fidarsi di quella voce dell'istinto che arriva da dentro o di un bel ragionamento ponderato e razionale? Il sesto senso, pur magico che sia, se non segue la voce del cuore, a volte fa cilecca.
"L'intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo"
Joseph Rudyard Kipling