L'idea della costruzione di un tram, fortemente voluta da esponenti del centro sinistra, non è invece ben vista da Veneziani, il quale sostiene che sia una scelta "poco flessibile. Se si volesse cambiare le tratte, sarebbe necessario costruire nuove rotaie. L'autobus è una soluzione più dinamica, comoda e meno dispendiosa per tutti." Quando chiediamo approfondimenti sulla riqualificazione della zona dello scalo merci, il sindaco esprime la sue idea di una Bergamo sul modello della vicina Milano: lasciare l'auto in un grande parcheggio e poi andare


a piedi o servirsi dei mezzi pubblici. "Si pensa anche alla costruzione di una funicolare o un collegamento sotterraneo che permetta uno spostamento diretto dallo scalo merci a Città Alta," ci spiega.
     "Ritornando al discorso precedente", continuiamo noi, "cosa non la convince del programma di Bruni?"
     "Credo che tra il dire e il fare ci sia una bella differenza", spiega con il suo tipico modo pragmatico di affrontare le cose, "Il bilancio è

contraddistinto da due voci: investimenti e spese correnti. I primi riguardano le opere pubbliche, le ristrutturazioni, le manutenzioni straordinarie, e sono finanziati da Stato, Regione e dalle dismissioni, ossia vendite di opere del comune non considerate strategiche. Le spese correnti, destinate al servizio della persona, sono coperte dallo Stato e dalle tasse. Il budget che abbiamo a disposizione per le spese correnti, destinate al cittadino, è di 34 milioni di euro l'anno, di cui il 70% è ripartito tra scuola, cultura, sicurezza, servizi sociali, ambiente. Se aumentiamo i soldi destinati ai servizi sociali, dobbiamo necessariamente prelevarli da un altro settore, ad esempio la cultura. Bisogna fare delle scelte. È stata criticata la decisione fatta con le rette della casa di ricovero del Gleno. Noi abbiamo ragionato semplicemente in questo modo: visto che ci sono persone con un reddito sufficiente per potersi permettere la spesa, è giusto che la paghino, in modo da offrire più possibilità a chi la retta non può permettersela. Così abbiamo incrementato l'accoglienza di 200 posti." Il sindaco sottolinea anche il costo sempre maggiore della scuola, dovuto alla "Grande Bergamo", ossia all'offrire un servizio anche agli abitanti della provincia limitrofa. Aumentano i ragazzi di provincia che frequentano la scuola a Bergamo, aumentano i servizi da destinare a loro e, naturalmente, i costi. "Abbiamo molte insegnanti di sostegno, soprattutto per gli extracomunitari, i cui figli non parlano italiano".

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