LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
                                 di George Orwell
     Eric A Blair, già noto come George Orwell, l'avevamo incontrato nella recensione di novembre 2003 per "1984". Anche in questo romanzo Orwell condensa la propria capacità di analisi sociale e critica, frutto delle sue numerose esperienze all'estero, vissute in molteplici maniere, dal benessere alla povertà e dal rispetto al disprezzo nei propri confronti. La sua nazionalità anglo-indiana ed il forte disadattamento nei confronti di ogni tipo di governo ed istituzione conosciuto da lui personalmente si celano al di sotto della narrativa serrata e totalmente metaforico-immaginativa di questo racconto, che fa uso di una società di animali per rappresentare uno specifico ambito sociale.
     Nella fattoria padronale Jones, durante la notte tutti gli animali, dopo lunghe discussioni circa il fatto di essere sfruttati per la produzione dal padronato, si accordano per la designazione di nuovi capi che avrebbero portato la società animale al pieno controllo ed alla giusta condivisione dei beni prodotti.
    Si tratta di utopia che nell'immaginario dell'autore si realizza, come in tutte le favole, metafora sottile della rivoluzione sovietica, capace di creare un profondo senso collettivo orientato ad un cambiamento radicale. Gli animali, così guidati dalla casta dei maiali, conquistano la piena autonomia della gestione ma, come nel caso della rivoluzione sovietica, proprio questa casta tradirà il senso della sovranità collettiva poiché si approprierà delle intere risorse del podere. Mi preme ricordare cosa condusse Orwell a scrivere tutto ciò: la sua partecipazione alla guerra civile Spagnola. In quella occasione combatté al fianco delle truppe anarchiche che dopo la sconfitta definitiva furono sottoposte ad una pesante epurazione ad opera degli stessi comunisti, i quali avevano combattuto con loro. Parte proprio da questi episodi la strenua difesa del suo ideale di socialismo democratico e la avversione alle ingiustizie perpetrate dagli uomini quando ottengono il potere o devono proteggere loro stessi dalle perdite di privilegi. Così, in veste di Esopo moderno, compone quest'opera densa di significati, scadente dal punto di vista letterario ma ricca nel contenuto politico.
      pagina 01 di 02
 
 
 
 
 
   
 
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Gabriele, Antonietti, Letteratura, Straniera, LA FATTORIA DEGLI ANIMALI, George, Orwell, Fattoria, Animali