4° CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI STORICO-ANTROPOLOGICI
                                              di Gaia Blandano

     Nelle giornate del 22, 23 e 24 Ottobre la città di Triora, Imperia, ha ospitato il 4° Convegno Nazionale di studi storico-antropologici dal titolo "La Via Occidentale - Antiche Tradizioni e Caccia alle Streghe nel chiostro Alpino". Durante questi tre giorni, la kermesse di storici, antropologi, docenti universitari e studiosi del settore, che sono intervenuti, hanno voluto da un lato verificare la fondatezza di alcune nuove interpretazioni sull'evento storico della caccia alle streghe e dall'altro formulare nuove ipotesi su quell'antichissimo e stratificato complesso di miti e credenze popolari che sono le radici della nostra cultura. Il Convegno ha dunque avuto inizio Venerdì con il saluto ufficiale del Sindaco, il dottor Lorenzo Lanteri, che ha presentato il convegno riassumendo il contenuto delle tre giornate. A seguire hanno avuto inizio gli interventi degli ospiti invitati; il primo ad avere la parola è stato il dottor Gian Maria Panizza, docente di Storia all'Università di Trieste, il quale ha relazionato l'auditorium sulle caratteristiche peculiari del modello inquisitorio applicato nelle zone alpine e sulla particolarità del caso di Triora, che già dal XV secolo ha visto lo sviluppo di una forma di persecuzione piuttosto feroce, basata sulla sistematica ricerca ed eliminazioni delle presunte partecipanti ai Sabba, le feste rituali che, secondo la tradizione, vedevano la presenza di satana; queste donne venivano così accusate di mettere in pratica una delle forme peggiori di stregoneria, ovvero la "stregoneria diabolica".

     Triora offre un esempio che inizialmente appare piuttosto controcorrente rispetto alla condotta in un certo senso moderata che il tribunale dell'Inquisizione sembra aver tenuto nel nostro Paese, scostandosi in maniera sostanziale dall'atteggiamento feroce che fu elemento distintivo delle grandi "cacce alle streghe" europee nei primi secoli dell'età moderna. Il processo alle streghe di Triora è avvenuto nel 1587 dopo un lungo periodo

di carestia, verso la fine dell'estate, che aveva spinto la popolazione a sospettare che la causa delle loro tribolazioni non fosse propriamente naturale. La conclusione di queste congetture fu "addossare la colpa della carestia a qualcuno di malefico, dotato di poteri occulti, una strega insomma". Durato più di un anno, il processo ha promulgato decine e decine di accuse formali, che sono state la conseguenza di confessioni estorte attraverso l'uso libero della tortura e del supplizio e del quale si ricordano sette vittime accertate. Questo processo è