I CERCHI NEL GRANO
                                                     di Gaia Blandano

     La vicenda dei cerchi nel grano ebbe inizio sul finire degli anni '70 nell'Inghilterra meridionale. In un periodo in cui i dischi volanti venivano avvistati, filmati o fotografati da centinaia di persone ovunque, nei campi di grano della Scozia iniziò a manifestarsi un fenomeno alquanto singolare: la comparsa di insoliti anelli circolari. Grandi fino a venticinque metri di diametro, oppure piccoli come una ruota, questi misteriosi cerchi comparivano di notte, durante il periodo estivo e al loro interno le spighe risultavano essere piegate a spirale e non spezzate. Solo a partire dal 1980 i giornali cominciarono a parlarne e l'esistenza dei cerchi nel grano divenne di dominio pubblico, facendone aumentare progressivamente il numero e la complessità: non più solo dei semplici cerchi, ma vere e proprie strutture collegate tra di loro con tratti rettilinei, corone e appendici varie, triangoli, rettangoli e speroni combinati in modo da creare degli elaborati e spettacolari "pittogrammi", così come vennero definiti.
     Com'era immaginabile, fin da subito furono avanzate teorie di ogni tipo dai "cereaologi", ossia gli esperti dei cerchi nel grano: "campi di forza", "vortici di plasma" e, naturalmente, "tracce di UFO" furono considerate in breve tempo le ipotesi più accreditate. Tra gli esperti, due in particolare, ovvero Pat Delgado e Colin Andrew, divennero i più noti studiosi di cerchi, sostenendo l'ipotesi ufologica e pubblicando una serie di libri che li resero famosi in tutto il mondo. Nel luglio 1990, diversi gruppi di volontari appartenenti al VECA, Voyage Etude Cercles Angles, un'associazione di ufologi francesi, iniziarono ad appostarsi sulle colline di Westbury, uno dei luoghi a più alta concentrazione di cerchi, con la speranza di poter vedere la nascita di un cerchio e di poterla poi documentare effettuando delle riprese con una telecamera ad infrarossi. Durante un appostamento notturno, notarono del movimento all'interno del campo ed il giorno dopo, grazie alle riprese, riuscirono a provare che si erano formati nuovi cerchi, ma anche la presenza di esseri umani nel campo. Da quel momento, l'ipotesi che si potesse trattare di una burla cominciò a circolare, ma fu costantemente respinta da esperti come Delgado e Andrei, i quali la definirono "impossibile" e questo nonostante i gruppi del VECA fossero riusciti a dimostrare come fosse possibile entrare in un campo di grano e realizzare un cerchio con un rullo da giardiniere.

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