PRESSIONE FISCALE IN CALO? (no-tax area)
                                             di Omar Gabbiadini - Consulente Tributario

     Una delle principali novità contenute nell'art. 2 del capo I della Legge Finanziaria 2003 è l'introduzione della cosiddetta "no-tax area", cioè la fissazione di una parte di reddito (variabile) che non sarà soggetta ad alcuna tassazione. Viene così modificato l'art.3 del TUIR sulla determinazione della base imponibile. Per la generalità dei contribuenti con redditi fino a 26 mila euro l'anno viene previsto un onere deducibile fisso di € 3.000,00, che aumenta per i pensionati fino a € 7.000,00 e per i dipendenti fino a € 7.500,00. I lavoratori autonomi e le imprese minori si devono accontentare di € 4.500,00.
     La "no tax area" cambia quindi in base al tipo di reddito e diminuisce in misura proporzionale con l'aumento del reddito fino ad annullarsi; inoltre viene rapportata al periodo di lavoro svolto nell'anno. La deduzione spetta una sola volta, nel senso che non è cumulabile in presenza di più redditi.
     Il meccanismo di calcolo della deduzione effettivamente spettante, come sempre quando riguarda la maggior parte delle nostre leggi, risulta essere un po' macchinoso, infatti, la deduzione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'ammontare di 26.000,00 Euro, aumentato delle deduzioni indicate nei comma da 1 a 4 ( relative alla categoria di reddito di appartenenza) e degli oneri deducibili di cui all'art. 10 e diminuito del reddito complessivo e del credito d'imposta di cui all'art. 14, nonché l'importo di 26.000,00 Euro. Se il rapporto è maggiore o uguale a 1, la deduzione compete per intero; se lo stesso è uguale a uno, la deduzione non compete. Il rapporto sarà quindi tra i seguenti importi:
     al numeratore 26.000,00 Euro + deduzioni previste per la categoria + oneri deducibili - reddito complessivo - credito d'imposta di cui all'art.14 TUIR
     al denominatore 26.000,00 Euro
Tutto facile! Se non avete capito non rileggete, non importa, generalmente il vostro commercialista non vi chiederà mai il calcolo del rapporto! Per questo esistono programmi che ci salvano!!!
     Vi propongo alcuni esempi per chiarire la questione.
1) Un contribuente, titolare di reddito di lavoro dipendente con 18.000,00 Euro di reddito complessivo e 2.000,00 Euro di oneri deducibili, dovrà eseguire il seguente rapporto: al numeratore 26.000 (importo fisso) + 7.500 (deduzione spettante, 3.000 fisse + 4.500 perché lavoratore dipendente per l'intero anno) + 2.000 (oneri deducibili) - 18.000 (reddito complessivo) = 20.500 Euro; al denominatore 26.000 Euro (importo fisso). Si calcola il rapporto così ottenuto 20.500 diviso 26.000 = 0,6731.
     Spetta quindi il 67,31% della deduzione intera di 7.500 Euro, cioè 5.048,25 Euro.

      pagina 01 di 02
 
 
 
 
 
   
Infobergamo® - www.infobergamo.it è un prodotto H.S.E. - Leggi la nostra CDD - Validazione XHTML - CSS
Autorizzazione Tribunale di Milano n.256 del 13 aprile 2004. Vietata la riproduzione e la riproposizione non autorizzate di testi ed immagini.
Riforme, Provvedimenti, Decreto, Fiscale, Legge, Aziende, no, tax, area, no tax area, Finanziaria, 2003