Fino ad ora abbiamo parlato di stanze affrescate dal Barbelli dal 1649 al 1654, con uno stile maestoso e molto personale, comunque tipico di quell'epoca .Intorno al 1835 però, Antonio Moroni ha decorato altri ambienti secondo l'auge in voga nel XIX secolo, dove le scelte sono state fatte in relazione all'uso che la famiglia ha stabilito; di fatti si tratta della parte abitata. Tutt'oggi, questa zona, sebbene sfruttata, conserva perfettamente gli arredi, i dipinti e le tappezzerie. Di queste numerose stanze, tutte scrupolosamente coerenti e caratteristiche, restano più di altre impresse la "Sala Gialla, Turca e Cinese", affini al nome che portano e molto raffinate nel gusto estetico, dove l'elemento determinante non è più l'affresco, ma l'arredo e lo stile con cui è stato scelto.
     La visita si conclude sulla balconata, dotata di ringhiera a ginocchio. Percorrendola tutta, da un lato si accede al primo piano del grande giardino a terrazze, che termina alla base dei muraglioni reggenti la Rocca.

L'articolo è stato realizzato con l'ausilio del testo denominato:
PALAZZI NOBILI DI BERGAMO, autore FERRANTE.

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